Gli occhi sintetizzano immagini spezzate, sequenze di nudi, pelli sottili, fragili, livide.
Cicatrici di instabili sicurezze percorrono la carne in segmenti isterici.
Spine dorsali si scuciono per riavvolgersi in spirali, simulare sequenze di acidi desossiribonucleici, inventare sinfonie afone intracellulari.
Esplodono uteri artificiali.
Accovacciata sotto frammenti di endometrio ed epitelio attenuo la nenia che giunge agli organi del suono.