Abbracci di pelli nude tra camere in cui scorrono corpi sempre diversi
Tu a togliermi il sonno con baci, rapirmi a mattine assonnate con ardenti desideri
Le arcate dentarie sulla pelle sono fiori impressi, decori bidimensionali
L'utero iperattivo riversa succo per farmi divenire una futura madre isterica
Causa infelici incontri lungamente attesi
Nego ematiche liberazioni mensili, verso la magrezza corro per fuggire da femminilià materiali
Il controllo è un'ossessione vitale, attraverso domini fisici-mentali infrango insicurezze esistenziali
Lo sperma trattenuto per l'orgoglio di possessioni negate, per la colpevolezza di un'imene che lentamente si trafigge sulla rigidità carnale
La sciarpa intorno al collo è la redine con cui possiedi, stringi forte e doni piaceri carotidei
Infliggi colpi laceranti all'ano
La voce trapassa le pareti, si adagia sulle coperte di sconosciuti viaggiatori
Lacrime purpuree stilla per la tua assenza.
Ho un letto senza te,
Qui, in questa terra sperduta, fatta di parole urlate e gente dal cuore caldo caldo
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