Neri esseri immateriali accarezzano capelli
Sussurrano parole infette
Leccando il padiglione
Lasciano scivolare gocce di parole
Dense si srotolano.
Occhi amianto urlano
Gelidi risvegli notturni
Lenzuola a brandelli
Pensieri d’acciaio
Si allontanano sotto piogge pesanti.
C’è un’anima imbevuta di sangue cullata da parole catartiche
Denudata del suo più pesante costume
Lascia la mano danzare tra fradicia carne
Carne e pelle, petali e sepali
Cessano di esistere quando esplode
L’irruente energia
Indifesa ti lascio udire respiri ansanti
Gioisco dei tuoi sorrisi
Del caldo seme per me.
3 Marzo 2011
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