“Ma io ti amo.”
“Non è vero. Tu sei fermo, e amare è un’altra cosa: è un verbo, un’azione. Non è guardare un film su Paesi lontani, ma andarci davvero, in due: valigie, fusi orari, attese, moltiplicati per due. Asciugamani, spazzolini, letti, moltiplicati per due. Caffè, lacrime, sorrisi, moltiplicati per due. Tutto è raddoppiato. Mentre le fatiche vissute insieme, condivise fianco a fianco, mano nella mano, diventano di uno.”
Cose che nessuno sa - Alessandro d’Avenia
Io invece dico che è vero che mi ami, lo stai facendo come mai nessuno ha fatto in precedenza. Ci stiamo amando in stanze passeggere, in luoghi diversi, ma l'intensità dei sentimenti non viene sfumata dalle partenze, dall'obbligatorio interrompersi dei nostri giorni insieme. Anche nei saluti c'è una gioia; celata dalle lacrime per la tua assenza c'è l'incapacità ad abituarsi alle partenze, alla lontananza che avida ci priva dei nostri sorrisi, dei nostri abbracci, dei nostri baci.