Sono passati più di tre anni dal giorno in cui è stata scattata questa foto. Ha portato alla mente complicità assecondate, la rivalità sommessa di Leda, l'angolo di spazio in cui si è rilegata per due giorni.
Fabio alle nostre spalle ci osservava scendere giù per la collina, abbracciati da Graminaceae ancora non arse dal sole, il fiume oltre gli ulivi.
Era primavera. Io e Roxi ci eravamo appena laureate, l'amicizia sgretolata non si era ancora resa manifesta.
Leda&M. li abbiamo conosciuti all'università.
E' vivido il ricordo della prima volta che li vidi, il tempo trascorso tra le lezioni, l'atmosfera che si creava in casa loro, la leggerezza dell'erba, le forti vibrazioni di essenze in armonia.
Li consideravamo essenze indivisibili, invece hanno seguito percorsi diversi.
Da quel periodo in poi ho perso perso molti amici con i quali non poteva più esserci scambio nè mentale, nè spirituale. Ho lasciato scivolare mantelli di chiusure mentali, barriere dello spririto. Ho dormito in lunghissimi giorni trasformati in lugubri notti, ne sono venuta fuori, con lentezza, abnorme fatica. Ho iniziato a modellare ciò che di me era rimasto per proseguire un'evoluzione, per poter indossare le vesti di oggi e dei prossimi futuri.
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Aprile 2009. La prima a destra sono io. |