Non riuscivo a prender sonno ieri sera.
Gelosia ed eccitazione hanno fuso i confini, si sono mescolati dando vita ad un'insonnia palpitante. L'insonnia del cuore e del frutto che ti ho donato.
Ti immaginavo con compagnie che temo, alternado flash corrosivi ad immagini del mio corpo sul tuo.
Ed allora mi struscio su di te, arrapante e non più casta. Ti sfioro il petto con i seni ecciati, con essi ti accarezzo il viso. Sfioro le labbra con i capezzoli induriti dal piacere, li succhi avidamente...