I minuti sommati sono petali secchi che si infrangono, attendiamo immobili sull'asfalto, sigarette accese si dissolvono in fumo, musica a contorcersi nelle orecchie. Conto sulle dita le azioni perdute nella trama delle attese, ispirazioni dissipate in backout lavorativi, libri non letti ed adagiati tra voci sconosciute ed eccessive.
Immagino il sole urlare sui fiori, l'epitelio di vene si estende all'esterno, il cemento surreale ci soffoca in un primo Maggio di apparenze in cui a lavorare sono presenze vuote ed irritate.
Avrei potuto chinarmi a raccogliere anemoni su prati infiniti o conchiglie immaginarie su spiagge opalescenti, invece sono incastonata tra la falsità dell'immagine.
Non esiste un modo per riciclare il tempo.
Che bello, che bello, che bello. Pura poesia.
Il tuo lirismo.
quanto mi piace come scrivi...