Ora si sono schiusi dalle terre della morte
Questi fiori che da un lungo sforzo di sogni ha
sparso
Con la cenere e l’immateriale fumo
Di un’aiuola di iris notturni sfogliati
Uno dopo l’altro come ore tenebrose
Entro le corrente di un’ultima e terribile
stagione
Dalle acque nere. I lenti diamanti dell’ora
Hanno brillato luminosi, strana
Illuminazione del sole sconvolto.
I gigli hanno dissipato l’oscuro accumulo
Del bel giardino dove si infrange la marea
E il gelido metallo delle vostre sante colonne
O steli ha vibrato. Ecco la notte che offre
La chiave universale delle sue porte di corno
Alle anime liberate che esalano.
Alle anime liberate che esalano.