Se la febbre è repressione emotiva, la mia difficilmente andrà via.
Ho soffocato la rabbia feroce con piume di sangue, togliendo la voce a parole di vetro. Non c'erano lacrime che potessero sgorgare dagli occhi infranti, stanchi di guardare. Senza un organo vitale mi sono sollevata dalla vita cementificata.
Non cammino, vago delirante e nauseata tra la gente.
Odio e recito.
Al buio, col tatto, sento le pietre incastrate sul viso. Si illumina di morte. E' la maschera più pesante che abbia mai indossato. Inamovibile radica sul viso lacerato.
0 responses to " "
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)