Di fronte a me un Angelo
Lunghe dita stringono una lama
Il suo sguardo mi incanta
Una benda di piume copre i miei occhi.
Tante sottili e profonde vie vengono tracciate,
Respira sulla mia carne,
Dolcemente
La benda cade
Sono vestita di sangue.
Scorrono lacrime dagli occhi e lui ne segue il corso con la lama.
Si china e lecca le ferite
Asporta il sangue con la lingua
Le sigilla con la sua saliva.
Come un chirurgo ha sugellato tutto.
Mi bacia.
Un'esposione scuce le ferite
Da esse emergono gemme iridescenti.
Mi bacia ancora una volta.
Le gemme si schiudono,
portano ai rami piccoli neri feti annuncianti la mia morte.
1 response to "L'Angelo Nero"
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Molto cupo, crudo e sofferente..uno stile particolare.