Petra von Kant è una famosa ed eccentrica stilista; appare una donna forte, distaccata, a tratti sprezzante.
Di lei si sa ben poco e tutto allo stesso tempo.
Dopo un recente divorzio vive con Marlene, una segretaria schiavizzata, taciturna e remissiva ad ogni ordine. Ma è come se Petra fosse sola.
Un giorno conosce Karin e se ne innamora. Tutto si ribalta, adesso è Petra colei che viene bistrattata, usata per il suo potere, sia economico che lavorativo. Crolla la maschera, quel che rimane è una donna sola e fragile, fragilità che sembra riflettersi anche sul corpo scarno. Implora Karin per un po’ d’amore, ma anch’ella, dopo averne approfittato, la abbandona per tornare con il marito. Dalla scena scompare temporaneamente il letto. La stanza è vuota e desolante.
Piangente e distrutta per un altro abbandono Petra muta l’atteggiamento nei confronti di Marlene, apparsa sempre in secondo piano, anche nella collocazione scenica. La donna, posiziona la valigia di fronte il letto di Petra, prende le sue cose e va via.
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