Inferno e Passione, tanto atteso.
Con l'umore infetto d'amaro mi accingo a vederlo, speriamo non sia una delusione, ma già so di mancare di obiettività ogni qualvolta si parli di Schiele.
Voglio un dolore pungente nel cuore, qualsiasi cosa a ricordarmi la presenza dell'organo vitale. La normalità svuota le cavità dal loro magma, ed io senza non sopravvivo.
Cosa c'era dietro quel muro di carne e di ossa? Poteva mai sperare di sapere cosa stava succedendo là? Poniamo che in un attimo di profonda contrizione gli dicesse: "Ti dirò tutto."
Anche allora non avrebbe mai saputo. Avrebbe saputo solo quello che lei voleva che lui sapesse, e nulla più.
Cosi ossessionato era ormai dal pensiero della propria impotenza che alla fine chiuse gli occhi e si abbandonò a una sfrenata fantasticheria di violenza gratuita e perversa. Come un freddo e minuzioso vivisezionista, immaginò di chinarsi con il bisturi sopra di lei, scortecciandole la carne dal cervello, segando l'osso con mano ferma per mettere a nudo le molli e grigie circonvoluzioni, la delicata e invitante matassa di mistero che nessuno riusciva a districare.
Gli sfuggi una risata fredda e malinconica: la risata che si ascolta nei momenti di solitudine. La risata in cui potrebbe scoppiare un cane se lo ammaestrassero a capire le facezie umane.
Si ripeté formule vuote dalle raccolte di facezie dei bramini. Tutto dell'universo potevano spiegare, compreso Dio Onnipotente, ma se stessi no.
Crazy Cock - Henry Miller
Poche parole portano alla mente bisogni atavici, il ritorno a precedenti vite incontaminate ormai dimenticate, cancellate dalla laida quotidianetà.
Una ruota dentanta ci incastona tra gli ingranaggi, come denti lacera la carne rendendola poltiglia disumana. Continuo ad indossarne i brandelli, lasciando l'anima sporcarsi, infettarsi. Sin da piccola rifiutavo lo squallore che impregna la società, il concetto di società stessa, tutto ciò che era imposto dal dovere esterno a me.
Rimasi affascinata, estasiata, dalla possibilità di sfuggire dalla macchina triturante; l'idea che esistesse un luogo con gente che avesse come unica legge il Rispetto e non la Sopraffazione. Cerco di collocare nel tempo quel ricordo, ero davvero piccola, avrò avuto meno di 7 anni.
Elimino, elimino, elimino. Mai abbastanza.
Ci sono vincoli che mi hanno tenuta ancorata allo squallore, sarà stato l'egoismo di chi mi sta vicino a far si che non facessi del male a nessuno con le certe scelte, tranne che a me stessa. L'egoismo priva, soffoca.
Probabilmente doveva andare così, forse certe vie dovranno essere percorse con maggiore maturità, o non dovranno essere percorse affatto. Adesso ho solo la certezza che le rare persone che ho incontrato vicine a quel mondo mi hanno lasciato un pò di amarezza nel cuore.
"Forse un giorno arriveremo al punto che staremo veramente insieme in tutto e per tutto, e sarà più che felicità, ma scapperò immediatamente non appena si perderà questo unico senso vero e concreto, scappo via e mi prendo per marito un ingegnere con la Skoda perchè a quel punto sarebbe esattamente lo stesso"
In culo oggi no - Jana Cerna
“Capiscimi bene, tesoro, è tutto indissolubilmente legato, il fatto che Ti amo e voglio venire a letto con Te col fatto che sono attaccata al Tuo lavoro, difficile dire quanto nell’eccitazione che mi procuri, è dovuto al Tuo corpo che conosco così intimamente e quanto a uno qualsiasi dei nostri dibattiti, è davvero difficile dirlo, posso parlare con Te di filosofia a letto e mi si mette la fica sull’attenti se ne parliamo a tavola, non è proprio possibile separare e astrarre una cosa dall’altra. Voglio passare con Te ore e ore a chiacchierare per poter venire a letto con Te e voglio scopare con Te per arrivare a ore e ore di conversazione, voglio, anzi devo, sapere che sia l’andare a letto sia le ore passate a chiacchierare hanno a che vedere col Tuo lavoro, tutto ciò non avrebbe senso se quel legame non fosse così stretto, così forte e così intrecciato come me lo immagino.”
In culo oggi no - Jana Cerna
"Sentiva il flusso e il riflusso del sangue liquido e vivo nelle vene. Col ritmo di un maglio saliva e scendeva, gli dilatava il cuore, gli inondava la vista, gli gonfiava le membra pulsanti.
Sangue, liquido rosso e vivo: in uno stato di euforia rendeva gli uomini saggi, lucidi, equilibrati; diluito produceva flaccidità, nevrosi, disperazione e melanconia; coagulato provocava i lucenti fenomeni del solipsismo, i terrori dell'epilessia e del ballo di San Vito, le gerarchie della casta, le insondabili grandezze della demenza. In un solo corpuscolo rosso c'erano enigmi bastanti per confondere tutti i collegi della scienza.
Nel sangue gli uomini nascevano e nel sangue morivano.
Il sangue era potente, fecondo, magico. Il sangue era un'estasi di pena e di bellezza, un miracolo di distruzione creativa, una particola dell'essenza divina, forse l'essenza stessa. Dove il sangue fluiva la vita scorreva con forza. Dove c'era il canto c'era il sangue, e dove c'era il culto c'era il sangue. C'era sangue nel tramonto, nei fiori di campo, negli occhi di maniaci e di profeti, nel fuoco di pietre preziose.
Ovunque c'era vita e canto e ubriachezza e adorazione e trionfo c'era il sangue."
Uccello pazzo - Henry Miller