"Sentiva il flusso e il riflusso del sangue liquido e vivo nelle vene. Col ritmo di un maglio saliva e scendeva, gli dilatava il cuore, gli inondava la vista, gli gonfiava le membra pulsanti.
Sangue, liquido rosso e vivo: in uno stato di euforia rendeva gli uomini saggi, lucidi, equilibrati; diluito produceva flaccidità, nevrosi, disperazione e melanconia; coagulato provocava i lucenti fenomeni del solipsismo, i terrori dell'epilessia e del ballo di San Vito, le gerarchie della casta, le insondabili grandezze della demenza. In un solo corpuscolo rosso c'erano enigmi bastanti per confondere tutti i collegi della scienza.
Nel sangue gli uomini nascevano e nel sangue morivano.
Il sangue era potente, fecondo, magico. Il sangue era un'estasi di pena e di bellezza, un miracolo di distruzione creativa, una particola dell'essenza divina, forse l'essenza stessa. Dove il sangue fluiva la vita scorreva con forza. Dove c'era il canto c'era il sangue, e dove c'era il culto c'era il sangue. C'era sangue nel tramonto, nei fiori di campo, negli occhi di maniaci e di profeti, nel fuoco di pietre preziose.
Ovunque c'era vita e canto e ubriachezza e adorazione e trionfo c'era il sangue."
Uccello pazzo - Henry Miller
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