Il mare è rotondo, biancastro, merlato e rigido come un blocco di pietra, a 6000 piedi di profondità, e tuttavia, osservandolo bene, c'è qualcosa, indipendentemente dal sole che sorge, una specie di piccolo grumo di materia, un difetto che illumina, che è in funzione, che scarabocchia il suo centro. E' così, perchè se mi allontano un pò dalla lampadina elettrica, la vedo, quella stellina che somiglia a un ragno bianco, si dibatte, galleggia, rimane lontana, vive sopra il paesaggio nero del mondo, e cade eterna davanti a milioni di finestre, milioni di incisioni, milioni di cesellature, miliardi di scanalature, sola come un astro che non morirà mai dei suoi perpetui suicidi, perchè è già morto in sé, e sepolto a tergo di un bronzo cupo.
- Il verbale, J.M.G. Le Clézio -
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