Domani parto.
Vesto una tranquillità che non è mai stata della mia misura, che improvvisamente non stringe più sulla pelle, non rischia di lacerarsi.
Mi sono divincolata tra la rete angosciante delle ansie altrui, ne sono uscita illesa, strafottente.
Voglio ricominciare a stringere la vita con le mani, risentirla mia, riconsiderare ogni evento un dono, anche quelli affilati per l’anima.
Al mio arrivo, tra i volti anonimi della gente, il suo sorriso sarà la luce che mi colmerà di gioia.
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