L'angoscia di un sogno. Un passato indelebile parallelo fiancheggia chi non dovrebbe. E' un costante paragone, il loop di vecchie immagini, il tormento famelico. Era solo un sogno direbbero.
Era denso di paura, di un'ansia che mi accompagna ancora da giorni; come se uscendo di casa potessi trovarlo dinnanzi a me proprio come nel mondo onirico in cui qualche notte fa mi ha cercata. Si annunciano nei miei sogni inquieti arrivi. Proprio come lo scorso anno che sognai il mare fra le case del paese, il suo ritirarsi, il senso incolmabile di vuoto, al risveglio il bisogno di catarsi, di rinascita. Quella sera la tua presenza tra la gente.
Non c'è più posto, neppure tra gli spazi neri della notte.
Ti ho estirpato dalla mente come si farebbe con un'infestante che sottrae nutrimento alle coltivazioni.
Il posto nella testa adesso è per qualcun altro.
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