Collezionavo autolesioni fotografate. Come emorragie incompiute. Stringevo le carni morbide con elastici dal piccolo diametro. Poi scattavo.Emostatica situazione cercata. Che lasciava segni simili a frustate avvolgenti. Mi regalavo passivamente alle prove cercando differenze tra il soffrire fisico e l'altro soffrire. Il primo lasciava visibili tracce.Il secondo irrigidite espressioni.Un lundedì usai metri e metri di elastico partendo dal collo fino alle caviglie mi strinsi. Tiravo le due estremità rischiando il soffocamento allentai la presa qualche secondo e poi ripresi fino a sera sdraiata sul letto. Non squillò mai il telefono. Le altre finestre si illuminavano per le ore serali. Alle 20 mi liberai controllando il risultato di visibili tracce segnavano le carni. Alzando lo sguardo sul viso irrigidite espressioni invecchiavano i miei lineamenti. Sentii il bisogno di baci. Di essere baciata tutta. Scesi in strada sopra tacchi alti e sottili schivando il traffico lo attraversai diverse volte da un marciapiede all'altro le auto suonavano frenando. Sentivo il bisogno di baci. Di essere baciata tutta.
LUMINAL - ISABELLA SANTACROCE
2 responses to " "
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Trovata per caso, ti seguo e rubo qualche citazione che non posso non amare ;)
Fai pure. Ti seguo anche io, abbiamo qualcosa in comune.