[...]
Io riempio la stanza
con le parole della mia penna.
Le parole colano fuori come un aborto.
Io fiondo parole nell'aria
e loro tornano indietro come palle da squash.
E tuttavia c'è silenzio.
Come un'enorme bocca di bambino.
Il silenzio è la morte.
Viene ogni giorno come uno shock
a sedersi sulla mia spalla, un uccello bianco,
a beccare gli occhi neri
e il rosso muscolo vibrante
della mia bocca.
(da Il silenzio di Anne Sexton)
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Era una mancanza troppo grande la mia Anne. Grazie per averla citata.