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Primavera nera
Io sono lo spazio nero in cui irrompono le gemme con angoscia - Henry Miller -
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Subsonica - Il diluvio

Musica, Video 0 commenti


22:37



Immagini 0 commenti

"Ora osservo soprattutto i movimenti corporei dei monti, delle acque, degli alberi,dei fiori. Tutto mi richiama alla memoria i movimenti analoghi del corpo umano, i moti analoghi di gioia e di sofferenza delle piante. La sola pittura non mi basta ; so che con i colori è possibile creare qualità intrinseche. Si può presentire intimamente, nel profondo del cuore, un albero autunnale in piena estate; io vorrei dipingere questa malinconia."


Egon Schiele

                         


13:16



Afterhours - Senza Finestra

Musica 0 commenti


11:54



Arte, Heart, Immagini, Pensieri nel vento 0 commenti

Egon Schiele "Autoritratto con testa abbassata" 1912



Inferno e Passione, tanto atteso.
Con l'umore infetto d'amaro mi accingo a vederlo, speriamo non sia una delusione, ma già so di mancare di obiettività ogni qualvolta si parli di Schiele.
Voglio un dolore pungente nel cuore, qualsiasi cosa a ricordarmi la presenza dell'organo vitale. La normalità svuota le cavità dal loro magma, ed io senza non sopravvivo.


22:02



Claustrofobia

Immagini 0 commenti


12:57



Sunset

My photos 2 commenti


12:21



Immagini 0 commenti


20:50



Immagini 0 commenti


20:47



Books, Henry Miller, Letteratura 1commenti

La società aveva talmente complicato i rapporti tra gli uomini, aveva cosi avviluppato l'individuo in
una rete di leggi e di dottrine, di totem e di tabù, che l'uomo era diventato qualcosa di innaturale,
qualcosa di staccato dalla natura, un fenomeno che la natura stessa aveva creato, ma che non
controllava più.


Crazy Cock - Henry Miller


14:55



Books, Henry Miller, Letteratura 0 commenti

Cosa c'era dietro quel muro di carne e di ossa? Poteva mai sperare di sapere cosa stava succedendo là? Poniamo che in un attimo di profonda contrizione gli dicesse: "Ti dirò tutto."
Anche allora non avrebbe mai saputo. Avrebbe saputo solo quello che lei voleva che lui sapesse, e nulla più.
Cosi ossessionato era ormai dal pensiero della propria impotenza che alla fine chiuse gli occhi e si abbandonò a una sfrenata fantasticheria di violenza gratuita e perversa. Come un freddo e minuzioso vivisezionista, immaginò di chinarsi con il bisturi sopra di lei, scortecciandole la carne dal cervello, segando l'osso con mano ferma per mettere a nudo le molli e grigie circonvoluzioni, la delicata e invitante matassa di mistero che nessuno riusciva a districare.
Gli sfuggi una risata fredda e malinconica: la risata che si ascolta nei momenti di solitudine. La risata in cui potrebbe scoppiare un cane se lo ammaestrassero a capire le facezie umane.
Si ripeté formule vuote dalle raccolte di facezie dei bramini. Tutto dell'universo potevano spiegare, compreso Dio Onnipotente, ma se stessi no.


Crazy Cock - Henry Miller


14:51



Pensieri nel vento 2 commenti

Poche parole portano alla mente bisogni atavici, il ritorno a precedenti vite incontaminate ormai dimenticate, cancellate dalla laida quotidianetà.
Una ruota dentanta ci incastona tra gli ingranaggi, come denti lacera la carne rendendola poltiglia disumana. Continuo ad indossarne i brandelli, lasciando l'anima sporcarsi, infettarsi.
Sin da piccola rifiutavo lo squallore che impregna la società, il concetto di società stessa, tutto ciò che era imposto dal dovere esterno a me.
Rimasi affascinata, estasiata, dalla possibilità di sfuggire dalla macchina triturante; l'idea che esistesse un luogo con gente che avesse come unica legge il Rispetto e non la Sopraffazione. Cerco di collocare nel tempo quel ricordo, ero davvero piccola, avrò avuto meno di 7 anni.
Elimino, elimino, elimino. Mai abbastanza.
Ci sono vincoli che mi hanno tenuta ancorata allo squallore, sarà stato l'egoismo di chi mi sta vicino a far si che non facessi del male a nessuno con le certe scelte, tranne che a me stessa. L'egoismo priva, soffoca.
Probabilmente doveva andare così, forse certe vie dovranno essere percorse con maggiore maturità, o non dovranno essere percorse affatto. Adesso ho solo la certezza che le rare persone che ho incontrato vicine a quel mondo mi hanno lasciato un pò di amarezza nel cuore.


Villaggio degli Elfi


13:42



Books, Letteratura 0 commenti

"Forse un giorno arriveremo al punto che staremo veramente insieme in tutto e per tutto, e sarà più che felicità, ma scapperò immediatamente non appena si perderà questo unico senso vero e concreto, scappo via e mi prendo per marito un ingegnere con la Skoda perchè a quel punto sarebbe esattamente lo stesso"

In culo oggi no - Jana Cerna


11:20



Books, Letteratura 0 commenti

“Capiscimi bene, tesoro, è tutto indissolubilmente legato, il fatto che Ti amo e voglio venire a letto con Te col fatto che sono attaccata al Tuo lavoro, difficile dire quanto nell’eccitazione che mi procuri, è dovuto al Tuo corpo che conosco così intimamente e quanto a uno qualsiasi dei nostri dibattiti, è davvero difficile dirlo, posso parlare con Te di filosofia a letto e mi si mette la fica sull’attenti se ne parliamo a tavola, non è proprio possibile separare e astrarre una cosa dall’altra. Voglio passare con Te ore e ore a chiacchierare per poter venire a letto con Te e voglio scopare con Te per arrivare a ore e ore di conversazione, voglio, anzi devo, sapere che sia l’andare a letto sia le ore passate a chiacchierare hanno a che vedere col Tuo lavoro, tutto ciò non avrebbe senso se quel legame non fosse così stretto, così forte e così intrecciato come me lo immagino.”

In culo oggi no - Jana Cerna


11:03



Books, Henry Miller 0 commenti

"Sentiva il flusso e il riflusso del sangue liquido e vivo nelle vene. Col ritmo di un maglio saliva e scendeva, gli dilatava il cuore, gli inondava la vista, gli gonfiava le membra pulsanti.
Sangue, liquido rosso e vivo: in uno stato di euforia rendeva gli uomini saggi, lucidi, equilibrati; diluito produceva flaccidità, nevrosi, disperazione e melanconia; coagulato provocava i lucenti fenomeni del solipsismo, i terrori dell'epilessia e del ballo di San Vito, le gerarchie della casta, le insondabili grandezze della demenza. In un solo corpuscolo rosso c'erano enigmi bastanti per confondere tutti i collegi della scienza.
Nel sangue gli uomini nascevano e nel sangue morivano.
Il sangue era potente, fecondo, magico. Il sangue era un'estasi di pena e di bellezza, un miracolo di distruzione creativa, una particola dell'essenza divina, forse l'essenza stessa. Dove il sangue fluiva la vita scorreva con forza. Dove c'era il canto c'era il sangue, e dove c'era il culto c'era il sangue. C'era sangue nel tramonto, nei fiori di campo, negli occhi di maniaci e di profeti, nel fuoco di pietre preziose.
Ovunque c'era vita e canto e ubriachezza e adorazione e trionfo c'era il sangue."

Uccello pazzo - Henry Miller


00:12



Misantropia

Immagini 0 commenti


23:33



Heart, Pensieri nel vento 0 commenti

Tenero ieri, con le mani a formare un cuore


23:27



Eros, Fantasie, Immagini 2 commenti


11:16



Immagini, My photos 2 commenti


Castello Manfredonico, Mussomeli
- Maggio 2011 -


17:57



Heart, Immagini, Pensieri nel vento 2 commenti


Un cuore nauseato danza in grovigli di parole, lame e stelle


23:49



Heart, Immagini 0 commenti


23:34



Heart, Immagini 0 commenti


22:54



Eros, Immagini 2 commenti


14:07



Books, Letteratura 0 commenti

La vita è terribile come lo sono gli dei, perché sono gli uomini che li hanno creati e non viceversa. E io ho inventato il tuo nome per darne uno a me. Cortine di fumo per non dover affrontare quello che non voglio vedere. E, se ti lancio una fune per salvarti dal naufragio, diventerà il cappio che ti strozzerà.


Cosmofobia - Lucìa Etxebarrìa


22:03



Le parole di Yamal

Books, Letteratura 0 commenti

E Yamal l’aveva messo in guardia: "Fa’ attenzione, non scherzare con il destino. Ci sono cose scritte che non finiscono mai bene è questa è una di quelle, è già scritta. Ricorda sempre che alcuni scoprono il vuoto insopportabile perché hanno troppe cose dentro e per questo non tollerano la solitudine né la frustrazione e si ostinano a seguire l’irraggiungibile. Ma se sai portare pazienza in un momento di passione sfuggirai a cent’anni di tristezza".

Cosmofobia - Lucìa Etxebarrìa


22:02



Cristina

Books, Letteratura 0 commenti

È da così tanto tempo che penso agli altri da aver dimenticato chi sono io. Succede a tutte noi del gruppo, tutte noi vediamo con meridiana chiarezza la realtà di chi ci circonda ma non sappiamo avere cura dei nostri corpi, della nostra vita. È come se fossimo affette da una miopia selettiva. Non ci sono realtà oggettive che tengano. O almeno non ci sono per me; io non so vedere me stessa. Per questo mi vedo sempre grassa anche se non lo sono. Le bilance ingannano, o almeno così mi sembra. Le taglie ingannano, o almeno così mi sembra. E io mi aggrappo al mio IMC come se fosse la mia salvezza.

Cosmofobia - Lucìa Etxebarrìa


21:51



Ismael

Books, Immagini, Letteratura 0 commenti


La vita non era poi così amara, solo che sembrava essersi arenata. Come tanti, anche Ismael pensava di venire in Europa, ma senza visto non poteva farlo. Quando era nato sua madre non lo aveva nemmeno registrato all’anagrafe, per cui faticava anche a munirsi di un documento. Il passaporto, quello sì, poteva comprarlo, bastava che quattro testimoni ne certificassero la nascita, ma il visto era un’altra faccenda, costava troppo. Poi gli parlarono anche di partire su una chiatta. Se pagavi quattrocento euro o un milione di franchi africani ti trovavano un posto. Rimase in Senegal per dieci mesi e alla fine si decise.
Sulla lancia erano in ventitré, quasi tutti pescatori, e nessuna donna. Lo scafista era un marocchino sprezzante del carico umano che trasportava. Partirono da una spiaggia coperta di rifiuti e impiegarono sette giorni a percorrere duemila chilometri. Corsero un rischio enorme, perché per evitare le coste del Sahara Occidentale navigarono in acque internazionali, e dunque in mare aperto, cosa oltremodo pericolosa. Quando persero di vista la terra Ismael si alzò e cercò con lo sguardo qualcosa che non fosse acqua, spostando il peso da una gamba all’altra per compensare il dondolio della barca, per mantenere la linea dell’orizzonte; l’idea di sentirsi accerchiato, indifeso, lo terrorizzò. Cercava di non vomitare di tenere a mente il punto da cui era partito e che si lasciava alle spalle per dirsi che stava avanzando, perché, circondata dall’acqua da tutte le parti, gli sembrava che la lancia non stesse puntando in nessuna direzione. Il sole, la luna e le stelle furono i suoi unici punti di riferimento durante la traversata.


Cosmofobia - Lucìa Etxebarrìa


21:47



Books, Letteratura 0 commenti

“Tu ignori dove vado, io dove sei sparito;
so che t’avrei amato, e so che tu lo sai.”

- Baudelaire -


21:12



Heart, Pensieri nel vento 0 commenti

Ho una fame che non può esser placata con sola carne


15:16



Angry heart :)

Heart, Immagini 0 commenti


23:17



Immagini, Pensieri nel vento 1commenti

Anche nel silenzio arrivano le parole, e sanno arrivare fino in fondo.
Bisogna arrendersi ed accettare la loro verità.
Fingere affatica.



23:15



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    Ametista
    Silenziofila, misofoba, eccessivamente selettiva, solitaria, paranoica, perfezionista. Amo: i libri, il suono fragile del violino, la notte, il suono delle parole greche, Egon Schiele, l'erotismo, le spine iliache sporgenti, le foto in bianco e nero. Odio: le leggi, le etichette sociali, le persone irose, la televisione, invecchiare.
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