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Primavera nera
Io sono lo spazio nero in cui irrompono le gemme con angoscia - Henry Miller -
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Pensieri nel vento 0 commenti

Sono trascorsi molti mesi di silenzio, ho ignorato le mie lacrime interiori per non fermare una giostra che stava partendo. Ho smesso di ascoltare per non crollare. Per non ledere una finta integrità. 

Ho reciso le corde vocali per annullare ogni vibrazione che permettesse ai suoni di uscire dal corpo. Non so cosa ne ho ottenuto, lo scoprirò quando il distacco dagli anni vissuti mi consentirà di vedere in modo limpido.
Scrivere mi provoca un eccesso di dolore, soprattutto quando nella notte un turbinio di lettere urta nella testa, fracassa la teca cranica. Allora mi stringo dentro l’abbraccio di un corpo caldo che da mesi mi accompagna, il respiro come un mantra mi tiene ferma al suolo. 
È questo forse ciò che ho ottenuto, la stabilità fisica di due corpi. 
Manca tanto però affinché la mia vita funzioni.
Il lavoro incerto e mai programmato dovrebbe esser sostituito da quanto desidero da tempo. Svolgere il lavoro per cui ho studiato è una grande fortuna al giorno d’oggi ma non tollero una forma lavorativa definita “accessoria”, che non è altro che la ridicolizzazione dello sforzo umano fisico, intellettuale e creativo.
Ho un rifiuto ogni qualvolta esco da casa per affrontare la giornata, nell’entrare in contatto con la disorganizzazione dalle fattezze umane. 
Voglio di più, l’ambizione mi muove. 
Nell’anno che verrà mi voglio lavorativamente soddisfatta. Ho cambiato città per raggiungere chi amo, ma non basta l’affetto umano per mettere ogni cosa al suo posto.
Crearsi le possibilità è la via da percorrere, fin quando il lavoro non produrrà io resterò immobile in attesa di aprire la mente a nuovi studi.

31 Dicembre 2014




18:02



La favola dello scorpione e della rana

Pensieri nel vento 0 commenti

Due sere fa mi hai raccontato la favola della rana e dello scorpione, non ricordavi bene se si trattava di una rana o tartaruga. Meravigliato della mia non conoscenza e dispiaciuto per il mio malessere, mentre stavo a te abbracciata nel nostro letto, hai iniziato a raccontare ed io a far cadere lacrime dagli occhi.
Mi hai detto di uno scorpione che chiede aiuto per attraversare il fiume, ma la sua richiesta viene dapprima rifiutata poiché la rana teme di esser punta. Successivamente riesce a convincere la rana dicendo che senza di essa non potrebbe attraversare, dunque la rana accetta di portarlo con sé ma a metà della sponda lo scorpione punge l'animale che le ha prestato aiuto.
La rana chiede prima di morire perché lo ha fatto e lo scorpione risponde "E' nella mia natura", condannando così entrambi alla morte certa.


14:56



Pensieri nel vento 0 commenti

Non è un blog dimenticato, è solo un posto in cui le parole non trovano forza di aderire, perchè tenacemente ancorate vivono nella mente logora dalle riflessioni


14:49



Pensieri nel vento 1commenti

Ritrovarsi a valutare ferri da stiro ed assi è un grave segno. Io che mai avrei pensato di maneggiare con serietà una piastra rovente e comporre in geometriche simmetrie camicie inamidate.
Non può che essere il profondo amore a spingermi nei meandri di fantasie tanto bizzarre.


00:14



Bedelgeuse

Anatomy, Arte, Body 0 commenti







22:36



Heart, Pensieri nel vento 0 commenti

Abbandonerò il mio letto, lo stato larvale in cui mi trasformo la notte sotto il peso di calde coperte. Avremo un letto grande ma fusi in abbracci occuperemo lo spazio di un solo corpo.
La certezza di averti ogni notte cancellerà le lacrime tristi, compagne non volute di ogni separazione, sigillo salino dei ritorni a casa.


23:44



Books, Letteratura 0 commenti

Uccidere è proibito, quindi tutti gli assassini vengono puniti, a meno che non si uccida su larga scala e al suono delle trombe. 
                                              
 Voltaire


21:55



Musica, Video 0 commenti

Phantasmagoria in Two
Un profondo scivolare fino ad un abisso di malinconie vissute in tante vite
Lacrime a stento trattenute per sensazioni emerse insieme ai vortici della musica




00:30



Do you want a chocolate?

Anatomy, Body, Heart, Immagini 0 commenti



23:53



Heart, Pensieri nel vento 0 commenti

Mi sento la moglie di un marinaio, 
ho barattato con il tempo un mese di attesa per 
un giorno in più vicino a te


23:58



La magrezza è il solo magnete

Body, Books, Immagini, Letteratura, Pensieri nel vento 1commenti

Recensione del libro 
Il cacciatore di anoressiche di Marco Mariolini

Mi sono interessata alla storia di Mariolini dopo aver visto “Primo amore”, film di Matteo Garrone. 
Marco Mariolini non è uno scrittore, lo precisa più volte nelle pagine del suo unico libro, ma è un uomo che rivela la sua personalità più oscura e mediante la scrittura emergere un grido di aiuto. Molti definiscono Il cacciatore di anoressiche un libro di autodenuncia, nel leggere io sento solo l’urlo disperato di un uomo che con lucidità vede ed esamina una parte di sé che non riesce zittire, a domare. 
La narrazione inizia con i ricordi più remoti dell’infanzia, con la descrizione dell’ambiente familiare, il ruolo soffocante della madre la quale teneva sotto controllo casa e figli, le esagerate aspettative scolastiche nei confronti di un figlio che primeggiava in classe. 
Marco cresce e l’attrazione verso corpi scarni si manifesta più marcatamente nell’adolescenza, indistintamente sulla sessualità. La magrezza è il solo magnete. 
Successivamente l’interesse ricade su soggetti femminili e così conosce la futura moglie. Pur avendo un peso non ridotto la sposa concordando un dimagrimento. In quel periodo divine un antiquario economicamente agiato, riesce ad avere due figli ma la vita sessuale con la propria moglie si riduce drasticamente perché solo un corpo veramente magro riesce a procurargli l’eccitazione. 
Ci sono altre donne di cui egli è attratto, con alcune ha storie più o meno brevi, l’unica costante è il peso, il poter vedere l’apparato scheletrico, il percorso venoso. 
Mariolini inizialmente non conosceva bene l’anoressia, identificava quelle donne come semplicemente magre, racchiudendole in un profilo psicologico che definisce tipico della malattia. 
Considera la propensione verso donne magre una perversione. Cerca una cura, frequenta psicologi e psichiatri, talvolta con ricoveri spontanei in reparti di psichiatria. 
Nella costante ricerca di donne rispecchianti i suoi canoni di peso conosce Monica, nel libro viene chiamata Barbara. Anche lei come la moglie non è abbastanza magra ma tra i due si sviluppa un vero rapporto amoroso. Concordano insieme il dimagrimento ma lo svolgimento della storia ha la conclusione tristemente conosciuta. 
Mariolini autodefinisce una perversione l’attrazione verso la magrezza, ad indurlo ad associarla al senso di patologico è un senso di colpa derivante dall’educazione materna ferrea. 
Ne sono la dimostrazione le esperienze con alcune donne che vengono raccontate nella parte finale, in cui sopraggiunge sempre un senso di frustrazione e bisogno di consolazione. 
Monica era ancora in vita quando il libro venne pubblicato, sarebbe stato interessante ampliare l’ultima edizione con intervista o un resoconto su quanto accaduto. 


16:05



Pensieri nel vento 0 commenti

Un puzzle di parole, pezzi di me che non voglio smarrire, li sto arginando in recinti di carta. Adesso le gambe sono ferme, infossate in sabbie mobili, devo farlo prima che la vita possa tornare a rapirmi.


00:12



Pensieri nel vento 0 commenti

Ho scritto interi racconti sull'invisibile carta posta d'innanzi gli occhi, da giorni raccolgo e ammucchio parole indistinte il cui suono crepitante nell'ardore del fuoco vuol dissolversi in un unico denso fumo.
La scrittura sarà un vorticare intorno ad una magrezza eterea e a brandelli di pelle di abbagliante luce.


00:24



Sognando enormi corolle

Heart, Pensieri nel vento 0 commenti

Rare esperienze oniriche si rivestono di significati, ho la convinzione che la monotona luce del giorno riesca a cancellare i ricordi di scene notturne.
Capita talvolta che i sogni mi avvolgono di sensazioni benefiche, perduranti.
Nello spazio onirico mi trovavo in un piccolo appezzamento di terra collocato di fronte alla mia casa. Là, dove solitamente cresce rigogliosa Capparis spinosa, si estendeva una siepe di Passiflora cerulea il cui andamento è di natura rampicante.
La pianta, poco visibile per la scarsa luce solare, portava enormi e numerosi fiori dal diametro di 15 cm, le cui corolle era inumidite dalla presenza della nebbia. Mi accertai dello stato toccandone gli stami e promettendomi di raccogliere i fiori per poterli essiccare non appena il primo sole avesse asciugato le gocce di rugiada posate sulle corolle.
La Passiflora è un fiore carico di significato religioso, in quanto i suoi elementi fiorali evocano la passione di Cristo.
Facendo delle ricerche ho letto che fiori grandi sono portatori di buone notizie e di unioni. Ed io oggi ho avuto ulteriore conferma del desiderio di unione di chi amo.
Nel sogno vi era un senso di stupore e gioia per la presenza di quella pianta cresciuta in un ambiente inadatto, la cui bellezza era in parte occultata dall'oscurità.
Le gocce di rugiada possono ricollegarsi alle lacrime e al dolore che talvolta si cela nella bellezza degli avvenimenti, che seppur voluti conducono a inevitabili rinunce.

6 Gennaio 2014


23:00



L'uomo senza qualità - Robert Musil

Books, Letteratura 0 commenti

"Era colpa dell'età; a trentadue anni l'ira come l'amore ci mettono un po più di tempo a muoversi."


"L'intima sterilità, il mostruoso miscuglio di rigore nelle minuzie e d'indifferenza per l'insieme, la desolata solitudine dell'uomo in un groviglio di particolari, la sua inquietudine, la malvagità, la spaventosa aridità di cuore, la sete di denaro, la freddezza e la violenza, che contraddistinguono il nostro tempo, sarebbero secondo questi giudizi unicamente e semplicemente conseguenze del danno che un ragionare logico e rigoroso arreca all'anima!"


"Negli anni della maturità pochi uomini sanno, in fondo, come son giunti a se stessi, ai propri piaceri, alla propria concezione del mondo, alla propria moglie, al proprio carattere e mestiere e loro conseguenze, ma sentono di non poter più cambiare di molto. Si potrebbe sostenere persino che sono stati ingannati; infatti è impossibile scoprire una ragione sufficiente per cui tutto sia andato proprio così come è andato; avrebbe anche potuto andare diversamente; essi hanno influito pochissimo sugli avvenimenti, che per lo più sono dipesi da circostanze svariate, dall'umore, dalla vita, dalla morte di tutt'altri individui; e solo in quel dato momento si sono abbattuti su di loro. Quand'erano giovani la vita si stendeva loro dinanzi come un mattino senza fine, colmo di possibilità e di nulla, e già al meriggio ecco giungere all'improvviso qualcosa che pretende di essere ormai la loro vita; e tutto ciò è così sorprendente come vedersi davanti tutt'a un tratto una persona con la quale siamo stati vent'anni in corrispondenza, senza conoscerla, e ce la siamo immaginata completamente diversa. Ancora più strano, però, che quasi nessuno se ne accorga; adottano la persona che è venuta a loro, la cui vita s'è incorporata alla loro vita, giudicano le sue vicende ed esperienze ormai come le espressioni delle loro qualità, e il suo destino diventa merito o disgrazia loro."


"Se una persona ne ammira un'altra in tutto e per tutto, può accadere che il suo corpo le venga tolto, e che essa precipiti come un piccolo meteorite nel sole dell'altro corpo."


"I filosofi sono dei violenti che non dispongono di un esercito e perciò si impadroniscono del mondo rinchiudendolo in un sistema."


"Moosbrugger non credeva in Dio, bensì nella propria ragione. Le eterne verità egli le chiamava con disprezzo: Il giudice, il prete, il gendarme."


"Un uomo senza qualità non dice di no alla vita, dice "non ancora!" e si risparmia; questo l'aveva capito con tutto il corpo."


"La verità insomma non è un cristallo che si può mettere in tasca, bensì un liquido sconfinato in cui si casca dentro."


"Oggi infatti si vive divisi, e con parti intrecciate ad altre persone; ciò che si sogna è connesso col sognare e con quello che sognano gli altri; le nostre azioni sono interdipendenti ma ancor più dipendenti dalle azioni degli altri; e ciò di cui siamo convinti è in correlazione con altre convinzioni che noi solo in minima parte condividiamo: voler agire nella propria piena realtà è dunque una pretesa sommamente irreale."


12:35



Body, Books, Eros, Letteratura 0 commenti

"In preda a una foga smaniosa, Satake avrebbe voluto penetrarla ancora, sempre più a fondo, e senza rendersene conto le affondò il pugnale nel fianco. Udì il suo urlo di dolore e sentì che proprio in quel momento lei aveva raggiunto l'orgasmo, e si perse in un'estasi di piacere."

 Le quattro casalinghe di Tokio - Natsuo Kirino  


12:20



My first reading of 2014

Books, Letteratura 0 commenti

Allucinazioni - Oliver Sacks


15:00



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    Silenziofila, misofoba, eccessivamente selettiva, solitaria, paranoica, perfezionista. Amo: i libri, il suono fragile del violino, la notte, il suono delle parole greche, Egon Schiele, l'erotismo, le spine iliache sporgenti, le foto in bianco e nero. Odio: le leggi, le etichette sociali, le persone irose, la televisione, invecchiare.
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