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Primavera nera
Io sono lo spazio nero in cui irrompono le gemme con angoscia - Henry Miller -
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Pensieri nel vento 0 commenti

Nei miei sogni gli animali si vestono di significato profondo, sono il fulcro di sensazioni.
A volte sono uccelli, grandi, maestosi, aquile dalle dimensioni umane, uccelli neri dalle piume lucenti; altre volte sono felini, senza paura riesco a muovermi tra i corpi di animali vestiti di muscoli, capaci di estendersi e slanciarsi in movimenti affascinanti.
Raramente conservo memoria dell'attività onirica, ma quando ciò avviene con prepotenza, immagini e sensazioni dall'inconsio si imprimono nella mente. Non cessa il sezionamento delle immagini, devo liberare alla luce ogni frammento.




10:55



Seung Mo Park

Arte, Immagini 0 commenti


Seung Mo Park sovrappone a delle foto strati di rete metallica, ritagliandone aree e creando effetti di chiaro scuro, rendendoli evidenti grazie  alla presenza di illuminazione retrostante.










11:31



Books, Heart, Letteratura 0 commenti

Sappi che è una sofferenza ridicola rispetto a quella che ti può provocare l'amore. Un giorno o l'altro, tutto il piacere e la gioia che l'amore può suscitare si pagano con la sofferenza. E più si ama intensamente e più il dolore sarà moltiplicato. Sperimenterai l'assenza, poi i tormenti della gelosia, dell'incomprensione, infine la sensazione del rifiuto e dell'ingiustizia. Avrai freddo fino nelle ossa e il sangue formerà dei ghiaccioli che sentirai passare sotto la pelle. La meccanica del tuo cuore esploderà. Ti ho impiantato io questo orologio, conosco perfettamente i limiti del suo funzionamento. Può darsi che resista all'intensità del piacere, e sarebbe già molto. Ma non è abbastanza robusto da sopportare le pene d'amore.

La meccanica del cuore - Mathias Malzieu


14:27



Books, Heart, Letteratura 0 commenti

Uno non toccare le lancette. Due, domina la rabbia. Tre, non innamorarti, mai e poi mai. Altrimenti, nell’orologio del tuo cuore, la grande lancetta delle ore ti trafiggerà per sempre la pelle, le tue ossa si frantumeranno, e la meccanica del cuore andrà di nuovo in pezzi.

La meccanica del cuore - Mathias Malzieu


14:25



Books, Heart, Letteratura 1commenti


Cominciò così. Lui le suonò Begin the Beguine contro la clavicola, Moonface sulle guance morbide. Premendo il clarinetto proprio contro le unghie rosse che lo avevano tanto stordito, eseguì It Goes to Your Feet. Con una segretezza di cui non si rendevano conto, Milton e Tessie presero ad allontanarsi verso zone tranquille della casa, e lì, sollevando un pochino la gonna o togliendosi una calza, o una volta, addirittura, quando erano in casa da soli, alzando la camicia per esporre un pezzo di schiena, Tessie permise a Milton di riempirle il corpo di musica. All'inizio le faceva soltanto il solletico, dopo un po' le note cominciarono a diffondersi in profondità.
Sentiva le vibrazioni penetrarla a ondate attraverso le fasce muscolari, crepitando
sulle ossa e facendo ronzare gli organi interni.

Middlesex - Jeffrey Eugenides


21:26



Books, Letteratura 0 commenti


Lei si sentiva strana dentro, soprattutto all'altezza dello stomaco, irritato da emozioni complicate, tristezza, rabbia e qualcos'altro a cui non avrebbe saputo dare un nome, ma che faceva più male di tutto.

Middlesex - Jeffrey Eugenides


21:06



Lady Lazarus, 1966 - Sylvia Plath

Letteratura 0 commenti

L'ho rifatto
Un anno ogni dieci
Ci riesco

Una specie di miracolo ambulante, la mia pelle

Splendente come un paralume nazi,
Il mio Piede destro,

Un fermacarte

La mia faccia un anonimo, pefetto
Lino ebraico.

Via il drappo,

O mio nemico!
Faccio forse paura?

Il naso, le occhiaie, la chiostra dei denti?

Il fiato puzzolente
In un giorno svanirà.

Presto, ben presto la carne

Che il sepolcro ha mangiato si sarà
Abituata a me

E io sarò una donna che sorride.

No ho che trent'anni.
E come il gatto ho nove vite da morire.

Questa è la Numero Tre.

Quale ciarpame
Da far fuori a ogni decennio.

Che miriade di filamenti.

La folla sgranocchiante nocioline
Si accalca per vedere

Che mi sbendano mano e piede

Il grande sporgliarello.
Signori e signore, ecco qui

Queste sono le mie mani,

I miei ginocchi.
Sarò anche pelle e ossa,
Ma pure sono la stessa, identica donna.
La prima volta sucesse che avevo dieci anni.
Fu un incidente.

Ma la seconda volta ero decisa

A insistere, a non recedere assolutamente.
Mi dondolavo chiusa

Come una conchiglia.

Dovettero chiamare e chiamare
E staccarmi via i vermi come perle appiccicose.

Morire

É un'arte, come ogni altra cosa.
Io lo faccio in un modo eccezionale.

Io lo faccio che sembra come inferno.

Io lo faccio che sembra reale.
Ammetterete che ho la vocazione.

È faccile abbastanza da farlo in una cella.

È faccile abbsatanza da farlo e starsene lì.
È il teatrale

Ritorno in pieno giorno

A un posto uguale, uguale viso, uguale animale
Urlo divertito:

"Miracolo!"

È questo che mi ammazza.
C'è un prezzo da pagare

Per spiare le mie cicatrici,c'e' un prezzo da pagare

per auscultare il mio cuore
Eh sì, batte.

E c'è un prezzo, un prezzo molto caro,

Per una toccatina, una parola,
O un po' del mio sangue

O di capelli o un filo dei miei vestiti.

Eh sì, Herr Doktor.
Eh sì, Herr nemico.

Sono il vostro opus magnum.

Sono il vostro gioiello,
Creature d'oro puro
Che a uno strillo si liquefà.
Io mi rigiro e brucio.
Non crediate che io sottovaluti le vostre ansietà.

Cenere, cenere

Voi atizzate e frugate.
Carne, ossa, non ne trovate

Un pezzo di sapone,

Una fede nuziale,
Una protesi dentale.

Herr Dio, Herr Lucifero,

Attento,
Attento.

Dalla cenere io rinvengo

Con le mie rosse chiome
E mangio uomini come aria di vento


10:40



Books, Letteratura 2 commenti

La mia scoperta è che io è una moltitudine di altri che si servono della mia penna per raccontare

Senza nome - Amélie Nothomb


22:05



Books, Letteratura 0 commenti

La cosa più strana era che lei lo amasse.
- Perché mi ami?- le chiedeva, consapevole tuttavia dell'assurdità della domanda.
Lei, che impiegava dieci minuti a rispondere alla domanda "Che tempo fai?" diceva senza esitare:
- Perché sei tu.
- Sono io, e allora?
- Sei tu. Quando ti avvicini a me, quando mi prendi la testa tra le mani, io ti riconosco.
- Da dove mi riconosci?
- Non lo so. Da molto lontano. Lo sento.
- Che cosa senti?
- Sento che mi hai scelta tantissimo tempo fa e che per me sei capace di tutto.


L'entrata di Cristo a Bruxelles - Amélie Nothomb


22:00



Heart, Immagini, My photos, Pensieri nel vento 3 commenti


Lieve, senza il peso di un corpo amato
Prego un dio che dentro di me nasce ad ogni alba
Che mi dissolva fra peonie incolori 
Lasciando di me il ricordo osseo di fragilità inudite.
Il controrcesi di diaframma sparisce anch'esso
Si annulla il dolore di un nodo troppo stretto
Il torace si rivela la gabbia mostruosa che mi ha stretta da sempre
Mi apro in schegge violente, manca il tuo amore a darmi coesione


12:02



Arte, Immagini 2 commenti

Chiara Carugati, Regno delle lacrime - Matite e china su carta


19:52



I miracolo di Val Morel, Serata asolana - Dino Buzzati

Books, Immagini 0 commenti



11:37



Time - Kim Ki-Duk

Heart 0 commenti


14:18



Books, Letteratura 0 commenti


L'infelicità è perché viviamo in una società in cui conta solo il profitto. L'infelicità per noi, per migliaia di persone, è il capitalismo.

Vivere stanca - Jean-Claude Izzo 


15:30



Dustin O'Halloran — Opus 55

2 commenti


21:32



Immagini 0 commenti




22:25



Books, Letteratura 1commenti

Mi interessava la poesia.
Perché potevo leggerla per una pagina e chiudere il libro senza dovermi chiedere come sarebbe andata a finire. Perché era a frammenti, come la mia vita. Perché sapeva raccontarmela in modo aspro, senza la compassione che si dà a chi non sta bene. Aprendone squarci improvvisi.
Perché cercava la verità e non il successo.
Perché la vera poesia è crudele.
Perché la vera poesia fa male.

La vita oscena - Aldo Nove


13:26



Books, Letteratura 0 commenti

Il dolore ti inchioda alle cose.
Il dolore è l'unico maestro.
Ma il languore marginale delle semplici situazioni mentre le vivi, il loro mostrarsi per quello che sono, incapaci di chiedersi nulla, mentre sono lì, e tu sei con loro, quando ne condividi la sorte e tu sei cosa tra cose, è in quel momento che entri a far parte del gioco, ne sei complice fino al midollo, non ne puoi uscire, è questo che capita a tutti, o a quasi tutti, quando non decidi nulla ma lasci che ti attraversi il fiume e ogni obbligo diventa parte di una fiaba, ogni sorsata d'acqua è una festa perché tu appartieni a una storia più grande e quella storia sei tu che hai sete, assolutamente sete, e bevi, non pensi più a nulla, ogni pensiero è abolito, non c'è coscienza, c'è solo trasformazione di un liquido in altri liquidi, la pura biologia, l'efficienza della natura, l'articolarsi del soggetto nella sua sacca naturale delle resistenze, con le amicizie, le parentele, i divertimenti.

La vita oscena - Aldo Nove


12:53



Books, Letteratura 0 commenti

Avremmo dovuto fare dei progetti.
Ipotecare un futuro.
Qualunque.
Invece, nessun progetto.
E poi c'ero io, ed ero un bambino.
I miei giorni si susseguivano a cucchiaiate dense di nero lunare.
Non più parole. Grumi di nero notturno negli interstizi del tempo. Come se zone di realtà venissero sempre più divorate spopolava il buio e il buio era il mio presente che si frantumava in confusa rivolta contro la vita intera.

La vita oscena - Aldo Nove



11:47



0 commenti

Stamane ancora non ho letto, in compenso ho trovato nuove idee, parole che si schiudo nella primavera nera della mente.
I pollini frullano, mi stordiscono.
La pasta madre forse è da buttare e rifare, la superficie esterna presenta agglomerati di miceti mentre la parte inferiore ha le tipiche bolle. Vado a prendermene cura. ;(


11:41



Lost time

Pensieri nel vento 3 commenti

I minuti sommati sono petali secchi che si infrangono, attendiamo immobili sull'asfalto, sigarette accese si dissolvono in fumo, musica a contorcersi nelle orecchie. Conto sulle dita le azioni perdute nella trama delle attese, ispirazioni dissipate in backout lavorativi, libri non letti ed adagiati tra voci sconosciute ed eccessive.
Immagino il sole urlare sui fiori, l'epitelio di vene si estende all'esterno, il cemento surreale ci soffoca in un primo Maggio di apparenze in cui a lavorare sono presenze vuote ed irritate.
Avrei potuto chinarmi a raccogliere anemoni su prati infiniti o conchiglie immaginarie su spiagge opalescenti, invece sono incastonata tra la falsità dell'immagine.
Non esiste un modo per riciclare il tempo.  


13:57



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    Ametista
    Silenziofila, misofoba, eccessivamente selettiva, solitaria, paranoica, perfezionista. Amo: i libri, il suono fragile del violino, la notte, il suono delle parole greche, Egon Schiele, l'erotismo, le spine iliache sporgenti, le foto in bianco e nero. Odio: le leggi, le etichette sociali, le persone irose, la televisione, invecchiare.
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